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La blefaroplastica non chirurgica: fu vera gloria?

Lo si vede anche analizzando le ricerche Google: c’è una richiesta crescente di informazioni sulla blefaroplastica non chirurgica. Ma di cosa si tratta? Funziona? Aldilà delle mode, cerchiamo di fare chiarezza.

Blefaroplastica non chirurgica: cos’è

Nella blefaroplastica tradizionale, in anestesia locale, il chirurgo pratica un’incisione, con bisturi o laser, e asporta la pelle in eccesso sulla palpebra, rimodella il grasso attorno all’occhio. Alla fine, chiude le incisioni con delle micro-suture, invisibili perchè nascoste nel solco palpebrale (blefaroplastica superiore) o sotto le ciglia lungo il bordo dell’occhio (blefaroplastica inferiore).

Nella blefaroplastica non chirurgica invece, non si incide e non si asporta la pelle, ma si usa un dispositivo elettrico, che, a contatto con la pelle, genera piccole scosse, determinando delle bruciature puntiformi a livello dell’epidermide e creando una sublimazione (il passaggio dallo stato solido a quello gassoso). In pratica, si ottiene una “evaporazione”, superficiale e circoscritta, delle micro-aree trattate.

In questo modo, si ottiene una contrazione della cute in eccesso e delle rughe attorno agli occhi. Il dispositivo agisce solo sulle aree trattate, senza danneggiare i tessuti circostanti. Inoltre, non sono necessari suture, medicazioni o cerotti. Non c’è anestesia, ma solo l’applicazione di una crema anestetica (deve agire circa 45’ e poi viene rimossa),

Chi utilizza questo metodo parla, inoltre, di un ulteriore vantaggio: il trattamento riattiverebbe le fibre di collagene, dando alla pelle un aspetto più tonico. Essendo però la zona palpebrale una zona dove fondamentalmente non c’è sotto cute, gli effetti positivi di riattivazione delle fibre di collagene vengono meno.

Blefaroplastica e blefaroplastica non chirurgica

Si potrebbe parlare di un’alternativa alla blefaroplastica, meno invasiva ma altrettanto efficace? Per quelle che sono le aspettative dei pazienti, no. Per almeno 3 motivi:

1) Efficacia: i risultati sono equiparabili solo nel caso di piccole rughe ed eccessi minimi di cute. La blefaroplastica tradizionale dà risultati decisamente superiori, in caso di eccesso importante di cute e di presenza di borse sotto gli occhi; inolte, essendo un intervento più completo, che può agire sulla pelle, sul grasso e sui muscoli palpebrali, è in grado di rimodellare completamente le palpebre conferendo un aspetto più armonico e naturale. Il dispositivo è uno strumento sicuramente valido, ma non per tutte le imperfezioni palpebrali e non per tutti i pazienti. È sempre altamente consigliato affidarsi al parere di un oculoplastico, il quale, attraverso una visita specialistica, saprà consigliare il percorso migliore da seguire per ogni singolo paziente.

2) Durata: nella blefaroplastica non chirurgica, la risoluzione non è definitiva, ma dura circa 12 mesi, dopodiché è necessario ripetere il trattamento. Inoltre, occorrono 4 (2 nei casi di più lieve entità) sedute (da circa 15’) a distanza di un mese l’una dall’altra. La blefaroplastica tradizionale (un’unica seduta dai 45 ai 90’) invece dura anni. Questo è da considerare anche quando si valutano i costi.

3) Tempi di guarigione: se è vero che la blefaroplastica non chirurgica ha un post-opertorio più breve dell’intervento chirurgico, non è però vero che non lascia segni e si può riprendere subito la vita sociale. La zona trattata, infatti, rimarrà gonfia per un periodo variabile – da qualche giorno a qualche settimana – e le zone “bruciate” presenteranno micro-crosticine che cadranno poco dopo.

Per questo, la blefaroplastica tradizionale resta l’alternativa migliore, soprattutto per difetti di una certa entità. È chiaro che, trattandosi di un intervento chirurgico (seppure in anestesia locale), l’esperienza specifica del chirurgo e la qualità e sicurezza delle strutture operatorie fanno la differenza. Scopri di più

Comunque, per coloro che non vogliono sottoporsi ad interventi chirurgici, esistono anche altre alternative, di Medicina Estetica, non invasivi, che offrono buoni risultati per difetti di lieve entità:

  • Blefaroplastica laser: trattamenti con laser medici che stimolano il ringiovanimento della pelle, rigenerando le cellule e dando fermezza e tonicità alla cute delle palpebre. Il numero di sedute viene stabilito dal medico in base alle caratteristiche del paziente. Scopri di più

  • Blefaroplastica PRP: si tratta di infiltrazioni di un estratto di plasma ricco in piastrine (PRP), prelevato dal sangue del paziente; i fattori di crescita e le cellule staminali in esso contenute stimolano la formazione di collagene e migliorano la texture della pelle attorno agli occhi. Il numero di sedute varia da paziente a paziente. Solo nelle strutture autorizzate dai centri trasfusionali di riferimento.

  • Blefaroplastica con lipofilling: utilizzato per rimodellare e ridare volume ad occhi scavati e stanchi utilizzando il proprio grasso per un risultato naturale ed omogeneo. Scopri di più